Apertura mercati asiatici: Nikkei, Kospi in rialzo; Sensex in rialzo mentre l’Hang Seng scende

Una calma tesa e vigile è scesa sui mercati asiatici, mentre un calo a sorpresa dei prezzi alla produzione negli Stati Uniti stende il tappeto rosso per un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve, ma il verdetto reale e ad alto rischio sull’inflazione deve ancora arrivare.
Il mercato è intrappolato in uno stato di animazione sospesa, con un rally in alcuni dei giganti tecnologici della regione che fornisce un fragile piano di ottimismo in vista di un rapporto decisivo che potrebbe determinare il corso dell’economia globale.
Giovedì le azioni asiatiche sono rimaste stabili, con i principali benchmark di Giappone, Corea del Sud e Cina continentale che hanno registrato guadagni, mentre Hong Kong e Australia sono scese. Il tono tenue ma ampiamente positivo arriva dopo che mercoledì il SandP 500 ha stabilito un nuovo record negli Stati Uniti.
Una sorpresa accomodante, un dibattito da falco
L’umore del mercato è stato significativamente rallegrato da un calo inaspettato dei prezzi alla produzione statunitensi, che ad agosto sono scesi per la prima volta in quattro mesi. I dati hanno placato i timori che l’inflazione galoppante avrebbe legato le mani della Fed e hanno potenziato le scommesse su un taglio dei tassi a settembre.
Ma la sorpresa accomodante ha anche acceso un dibattito nuovo e più aggressivo.
“Gli investitori stanno ora valutando la misura in cui le buste paga di agosto, le revisioni dei benchmark e il PPI dovrebbero guidare una conversazione su un taglio di 50 punti base la prossima settimana”, hanno detto Ian Lyngen e Vail Hartman di BMO Capital Markets.
Mentre la maggior parte, tra cui BMO, si trova ancora nel campo dei 25 punti base, la propensione a favore di una mossa più aggressiva sta crescendo.
“La Fed dovrebbe tagliare 50 punti base la prossima settimana, ma non credo che lo farà”, ha detto Neil Dutta di Renaissance Macro Research. “Le colombe del FOMC hanno un argomento molto forte da sostenere”.
Il verdetto finale: ci aspetta una resa dei conti dell’IPC
La risposta a questa domanda ad alto rischio arriverà più tardi oggi, con la pubblicazione dell’importantissimo indice dei prezzi al consumo (CPI) degli Stati Uniti. Una lettura più debole del previsto potrebbe scatenare le colombe e far impennare i mercati.
“L’IPC di domani avrà più peso, ma la stampa dell’IPC di oggi ha essenzialmente steso il tappeto rosso per un taglio dei tassi della Fed la prossima settimana”, ha detto Chris Larkin di E*Trade di Morgan Stanley.
Una regione di contrasti
Questo dramma globale si sta svolgendo in un complesso contesto regionale. In Giappone, il gigante tecnologico Softbank Group sta salendo alle stelle, con le sue azioni che salgono di circa l’8% a un nuovo massimo dopo un rally della sua partecipazione chiave, Arm Holdings.
In Cina, tuttavia, il colosso tecnologico Alibaba è arretrato dell’1,3% mentre cerca di raccogliere 3,17 miliardi di dollari in quella che sarebbe la più grande offerta di obbligazioni convertibili dell’anno.
Nel frattempo, sta emergendo un potenziale disgelo diplomatico tra Stati Uniti e India, con il presidente Donald Trump e il primo ministro Narendra Modi che si impegnano a riprendere i negoziati commerciali dopo settimane di aspra lotta sui dazi.
Un inizio pazzesco su Dalal Street
Questo quadro misto e incerto è destinato a riflettersi su Dalal Street. Il mercato azionario indiano è pronto per un inizio di sessione leggermente più alto ma in sordina.
Alle 9:30 IST, il Sensex aveva aperto in rialzo di 77,05 punti (0,095%) a 81.502,20, mentre il Nifty aveva guadagnato solo 9,35 punti (0,037%).
L’apertura cauta arriva dopo una forte sessione precedente che ha visto il mercato chiudere in rialzo, con il Nifty 50 che ha chiuso poco sotto la soglia dei 25.000. Ora, come il resto del mondo, l’India attende il verdetto dall’America.