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Le azioni di Spotify scendono del 4% dopo il fallimento del Q2 e la debole guidance del Q3

Bacaan 3 minit
Spotify shares

Le azioni di Spotify sono scese di circa il 4% martedì dopo che la società di streaming musicale con sede in Svezia ha riportato risultati del secondo trimestre che hanno mancato le aspettative degli analisti e ha emesso una guidance più debole del previsto per il trimestre in corso.

Per il secondo trimestre, Spotify ha registrato una perdita netta di 86 milioni di euro, che si traduce in una perdita di 0,42 euro per azione.

Questo dato è stato inferiore alle previsioni degli analisti di 1,90 euro di utile per azione, secondo le stime di LSEG.

Un anno fa, la società aveva registrato un utile di 225 milioni di euro, o 1,10 euro per azione.

In termini di top line, Spotify ha registrato ricavi per 4,19 miliardi di euro, in crescita del 10% rispetto ai 3,81 miliardi di euro dello stesso trimestre dell’anno scorso, ma ancora al di sotto dei 4,26 miliardi di euro previsti dagli analisti.

Il deficit, insieme a una prospettiva più cauta per il terzo trimestre, ha pesato sul sentiment degli investitori.

Guardando al futuro, Spotify prevede che il fatturato del terzo trimestre si attesterà a 4,2 miliardi di euro, significativamente al di sotto della stima di 4,47 miliardi di euro di StreetAccount.

La società ha citato un vento contrario di 490 punti base dovuto alle fluttuazioni dei cambi come fattore che influisce sulla guidance.

Al momento della scrittura, le azioni di Spotify sono in calo del 3,95% dopo aver recuperato alcune perdite.

La crescita degli utenti e degli abbonati rimane forte

Nonostante i mancati guadagni, Spotify ha continuato a dimostrare una solida crescita degli utenti.

Gli utenti attivi mensili (MAU) hanno raggiunto i 696 milioni durante il trimestre, segnando un aumento dell’11% su base annua.

La società ha anche aggiunto abbonati paganti a un ritmo sostenuto, con abbonamenti premium in aumento del 12% rispetto all’anno precedente a 276 milioni.

Per il terzo trimestre, Spotify prevede ulteriori guadagni sia nei MAU che negli abbonati premium.

L’azienda punta a 710 milioni di utenti attivi mensili, inclusi 14 milioni di aggiunte nette.

Per quanto riguarda gli abbonamenti, Spotify prevede di aggiungere 5 milioni di nuovi abbonati premium, portando il totale a 281 milioni.

I dati sulla crescita degli utenti riflettono la continua domanda per le offerte della piattaforma, anche se persistono venti contrari macroeconomici e valutari.

Il coinvolgimento rimane un’area di interesse chiave, in particolare per quanto riguarda la funzione DJ di intelligenza artificiale di Spotify.

La società ha notato che l’utilizzo di AI DJ è raddoppiato nell’ultimo anno, con nuove funzionalità, come una funzione di richiesta dell’utente, introdotte durante il trimestre per migliorare ulteriormente la personalizzazione e la fidelizzazione.

Le tendenze della redditività a lungo termine offrono un risvolto positivo

Nel 2024, l’azienda ha registrato il suo primo anno completo di redditività, una pietra miliare che ha contribuito ad alimentare l’ottimismo degli investitori all’inizio dell’anno.

Le azioni di Spotify sono aumentate del 57% da inizio anno, riflettendo la fiducia nella capacità dell’azienda di bilanciare la crescita con il miglioramento della disciplina finanziaria.

Tuttavia, gli ultimi risultati potrebbero indurre a rivalutare lo slancio a breve termine, in particolare mentre la società affronta la volatilità valutaria e le pressioni sui margini.

Tuttavia, con una robusta crescita di utenti e abbonati, nonché una continua innovazione nei contenuti personalizzati e nelle funzionalità basate sull’intelligenza artificiale, Spotify rimane un attore centrale nel settore dello streaming.

La capacità di tradurre la crescita degli utenti in profitti costanti sarà un obiettivo chiave per gli investitori in futuro.