L’ECB potrebbe tagliare i tassi anche a luglio: Borse in “risk-on again”.
Wall Street attende con misurato ottimismo il dato su inflazione PCE.
Cina preme sull’acceleratore: aiuti a settore chips, costruzioni, banche.
Congiuntura tedesca ancora debole, con piccoli segnali di recupero.


Le Borse europee ritrovano la via del rialzo, grazie alla fiducia “ripristinata” sulle prossime scelte espansive di politica monetaria: la Banca centrale Europea, infatti, potrebbe tagliare i tassi non solo a giugno come largamente atteso dagli operatori, ma anche nella riunione di luglio.

L’ipotesi e’ stata avvalorata dal Governatore della Banca di Francia François Villeroy de Galhau, in un’intervista al quotidiano finanziario tedesco Boersen-Zeitung: l’Ecb, si legge, non dovrebbe escludere di tagliare i tassi di interesse nelle riunioni di giugno e di luglio: personalmente, ha detto Villeroy, sono in favore della «massima opzionalità».

Il Governatore della Banque de France ha dunque ripreso, estendendolo, il concetto espresso il giorno prima da Philip Lane, Capo Economista e membro del Comitato esecutivo dell’ECB, intervenendo a Dublino all’Istituto di affari internazionali ed europei: “salvo grandi sorprese, in questo momento ciò che vediamo è sufficiente per rimuovere il livello massimo di restrizione».

Con Wall Street (Memorial Day) e Londra (Bank Holiday) chiuse, le altre piazze finanziarie europee, dopo un avvio stentato, sono salite con convinzione: Milano +0,8%, Francoforte +0,4%, Parigi +0,5% e Madrid +0,7%.

L’atteso indice Ifo sul clima di fiducia delle imprese tedesche di aprile ha confermato “quota 89,3” di marzo, risultando pertanto molto piu’ basso delle stime degli analisti di 90,2. Migliora il dato sulle aspettative, 90,4, sopra l’89,7 (rivisto al ribasso) della rilevazione precedente, ma anch’esso comunque sotto alle attese.

Restando in Germania stamane, 28 maggio, segnaliamo che i prezzi “all’ingrosso” ad aprile sono saliti +0,4% su marzo, mentre su base annuale confermano la discesa, col -1,8% su aprile 2023.
(fonte Destatis)
Certamente i mercati restano focalizzati sui numeri e sul trend dell’inflazione, poiche’ da essa dipende l’auspicato addolcimento della politica monetaria delle Banche centrali, cioe’ il taglio del costo del denaro: in proposito, nel caso di quella Europea (ECB), il 1’ taglio e’ dato per certo al prossimo meeting del 6 giugno.

Quasi soporifero ieri, 27 maggio, l’andamento del mercato obbligazionario eruopeo, con un nuovo leggero calo dello spread tra BTp decennali italiani e omologhi Bund tedeschi, a 129 bps, in parallelo al calo dei rendimenti del 10 anni benchmark italiano, a 3,83% dal 3,88% del riferimento di venerdì 24: calma piatta anche sul fronte valutario, col cross Eur/Dollaro a 1,085 e quello Eur/Yen a 170,2!






Il Governo Cinese, oltre a festeggiare la raggiunta leadership globale delle auto elettriche ad aprile, conferma il proprio pragmatismo nel rendere il Paese autonomo sul fronte dei microprocessori: il National Integrated Circuit Industry Investment Fund ha ottenuto ulteriori 47,5 miliardi di Dollari dal Governo centrale ed altri “big player” a controllo statale.

Inoltre Pechino ha deciso di alleggerire i tassi d’interesse ed i requisiti di acconto/caparra per i mutui sulle case private: l’intento, ovviamente, e’ quello di rilanciare il comparto immobiliare e delle costruzioni, in crisi da 3 anni con riflessi negativi sulla crescita economica del Paese.

Il Presidente cinese Xi Jinping ha rimarcato che “prevenire e disinnescare i rischi finanziari è una sfida importante che deve essere superata per raggiungere uno sviluppo di alta qualità, poiche’ attiene la sicurezza nazionale, lo sviluppo generale e la sicurezza della proprietà del popolo”.

Anche l’ECB ha usato parole rassicuranti circa il ruolo della Banca centrale nello stabilizzare i mercati finanziari in periodi di stress e nel favorirela stabilità dei prezzi anche in periodi di bassa inflazione: "Gli acquisti di attività dovrebbero continuare a far parte dello strumentario delle Banche centrali. Essi hanno svolto un ruolo importante" ha affermato Isabel Schnabel, membro del Comitato esecutivo dell’Ecb.

Intanto il bollettino mensile dell’ECB sulle attese dei consumatori europei rivela che le attese di inflazione a 1 anno sono scese al 2,9% dal 3,0%, cioe’ al minimo da settembre 2021, confermando che le evidenze statistiche trovano riflesso anche nella percezione dei consumatori. A fine settimana avremo le prime stime dell’andamento dei prezzi al consumo in Europa a maggio.

Oggi, 28 maggio, le Borse europee sono ripartite in leggero rialzo, in media +0,3% alle 13.00 CET, mentre il focus degli investitori si concentra sui dati sulla fiducia dei consumatori americani a maggio, ma soprattutto sulle novità che venerdi 31 emergeranno dal dato sull’inflazione Usa PCE (Personal Consumer Expenditures, o deflatore del GDP) a cui la FED assegna grande importanza.

Stamane, 28 maggio, la principali Borse asiatiche hanno chiuso in calo, senza intaccare il solido trend rialzista che si nota da oltre 2 mesi: Tokyo -0,1%, Hong Kong -0,1%, Shanghai -0,5%, Shenzhen -1,1%, Seul e Mumbai pressoche’ invariate.

Quasi immobile il prezzo del petrolio, con quello del Wti (West Texas Intermediate) attorno 78,8 Dollari/barile, +0,1% (ore 11.00 CET). Ricordiamo che domenica 2 giugno avra’ luogo la riunione mensile dell’Opec+, il cartello dei maggiori esportatori di greggio mondiali: la discussione principale riguarderà mantenere o meno i tagli volontari alla produzione nella 2’ parte del 2024.
Fundamental Analysis

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