NVIDIA e la panoramica finanziaria
La settimana finanziaria ruota interamente attorno a NVIDIA, ormai vicina a una capitalizzazione di 4,65 trilioni di dollari. Il contesto macro dei prossimi giorni avrà un impatto diretto sulle aspettative legate ai risultati del colosso dei semiconduttori, attesi per mercoledì 19 novembre 2025. Oltre agli utili, il mercato dovrà interpretare i verbali del FOMC, i dati sulle scorte di petrolio e una serie di indicatori chiave—occupazione e PMI su tutti—che, se positivi, potrebbero rafforzare la fiducia degli investitori e sostenere le valutazioni del comparto tecnologico.
Al contrario, un’inflazione più tenace o segnali di rallentamento dell’economia aumenterebbero la cautela, rendendo il titolo ancora più sensibile ai margini e alle future guidance. In parallelo, le restrizioni commerciali verso la Cina restano un elemento critico, con potenziali ripercussioni sulla redditività e sulla visibilità dei prossimi trimestri.
Le aspettative su NVIDIA sono tra le più alte mai viste. Gli analisti prevedono ricavi intorno ai 55 miliardi di dollari, in crescita annua superiore al 55%, e un utile per azione oltre 1,26 dollari.
L’attenzione è puntata soprattutto sul segmento Data Center e sulle applicazioni AI, vero motore dell’espansione della società. La nuova architettura Blackwell rappresenta un passaggio strategico, considerato fondamentale per confermare la sostenibilità del ciclo di crescita e consolidare la leadership tecnologica.
Sul fronte macroeconomico statunitense, i dati su inflazione, occupazione e PMI—pubblicati dopo il recente shutdown—continuano ad alimentare volatilità e incertezza. In questo contesto, il settore tecnologico e, in particolare, i semiconduttori si muovono in una fase di consolidamento, con il Nasdaq direttamente influenzato dalle performance di NVIDIA, che resta il principale barometro del sentiment globale sull’intelligenza artificiale.
NVIDIA “tecnologia sotto la lente”
Dal punto di vista tecnico, NVIDIA (NVDA) si muove attualmente nell’area 186–190 dollari, una zona che riflette un equilibrio instabile tra consolidamento e tentativi di ripresa. Il titolo si avvicina a livelli tecnici che potrebbero rappresentare un vero spartiacque direzionale. Le resistenze di riferimento restano a 200, 207 e 212 dollari, mentre sul fronte opposto i supporti più significativi si collocano a 179 e 177 dollari, livelli che finora hanno offerto una buona capacità di assorbire pressione ribassista.
La struttura dei prezzi evidenzia una compressione graduale, segnale tipico delle fasi che precedono un’espansione direzionale. Un eventuale superamento della soglia psicologica dei 200 dollari aprirebbe spazio verso i massimi relativi successivi (207 e successivamente 212–215 dollari). Al contrario, una violazione decisa dell’area 179–177 dollari aumenterebbe la probabilità di un ritorno verso la fascia 160–165 dollari, più solida in ottica di medio periodo.
Gli indicatori di momentum offrono un quadro articolato. L’RSI si mantiene in zona neutrale, evidenziando l’assenza di eccessi nella struttura di breve. Lo stocastico RSI, invece, si avvicina all’area di ipervenduto, lasciando spazio a potenziali rimbalzi tecnici nel caso di pressioni ribassiste. Il prezzo resta al di sopra della media mobile a 20 giorni, un segnale coerente con un'impostazione positiva nel brevissimo, mentre il MACD, ancora in territorio negativo, suggerisce prudenza e non esclude possibili fasi correttive. La volatilità, sui massimi degli ultimi tre mesi, testimonia l’attesa del mercato per gli earnings e conferma l’elevata sensibilità del titolo alle indicazioni su margini e guidance.
Focus su NVIDIA, Scenario e prospettive
Gli scenari per il post-trimestrale, attesa per il 19 novembre 2025, appaiono ben definiti, soprattutto alla luce dell’elevata aspettativa del mercato e della forte sensibilità del titolo ai temi macro e alle prospettive dell’AI. NVIDIA arriva alla pubblicazione dei risultati in una fase tecnica complessa, caratterizzata da volatilità elevata e da una struttura dei prezzi vicina a livelli chiave. Questo rende il movimento post-earnings potenzialmente ampio e direzionale.
Scenario positivo: breakout e accelerazione.
Nel caso in cui la società dovesse riportare risultati superiori alle attese, accompagnati da una guidance robusta su Data Center, AI e adozione dell’architettura Blackwell, il titolo potrebbe innescare un breakout sopra la resistenza a 200 dollari. Un movimento deciso aprirebbe la strada verso i primi target tecnici a 207 e successivamente 212–215 dollari, area che coincide con un cluster di massimi relativi e proiezioni di estensione di Fibonacci. Un superamento sostenuto di questa zona rilancerebbe la narrativa di un nuovo ciclo rialzista, in linea con la storica capacità di NVIDIA di sorprendere le attese nelle fasi di forte domanda di calcolo.
Scenario neutrale: consolidamento costruttivo.
Se i risultati dovessero presentarsi in linea con le attese, il titolo potrebbe proseguire nella fascia di consolidamento 190–200 dollari, una zona tecnica che negli ultimi mesi ha funzionato da campo di battaglia tra compratori e venditori. Questo scenario non sarebbe necessariamente negativo: consolidare dopo una lunga fase di rally permetterebbe al mercato di assorbire volatilità, ricalibrare le valutazioni e attendere nuovi driver (macro, regolatori o legati all’AI). Un consolidamento stabile suggerirebbe che gli investitori restano fiduciosi sulla traiettoria a medio termine, pur senza innescare movimenti impulsivi.
Scenario negativo: pressione ribassista e ritorno ai livelli di medio periodo
In caso di utili deludenti o guidance inferiore alle aspettative — soprattutto se legata a rallentamenti nel segmento Data Center, a vincoli regolatori verso la Cina o a ritardi nelle consegne della piattaforma Blackwell — il titolo potrebbe attirare vendite più consistenti. In questo caso, il mercato tornerebbe a testare i supporti critici in area 179–177 dollari. Una rottura netta di tale fascia aumenterebbe la probabilità di una correzione più profonda verso 160–165 dollari, livello tecnico di medio periodo che ha già dimostrato in passato capacità di attrarre nuova domanda. Questo scenario non altererebbe la narrativa di lungo termine di NVIDIA, ma segnerebbe la necessità per il mercato di ribilanciare aspettative e multipli dopo mesi di euforia sull’AI.
Gli scenari post-trimestrale, (IN SINTESI):
• Scenario positivo: risultati superiori alle attese e indicazioni future solide potrebbero favorire la rottura della resistenza a 200 dollari, con estensioni potenziali verso 207 e 212–215 dollari.
• Scenario neutrale: dati in linea con le aspettative potrebbero mantenere il titolo in una fascia di consolidamento 190–200 dollari, coerente con l’attuale struttura tecnica.
• Scenario negativo: utili o guidance inferiori alle attese potrebbero spingere i prezzi verso un nuovo test dei supporti 179–177 dollari, con rischio di estensione verso 160–165 dollari, segnalando un consolidamento più profondo.
Considerazioni e sintesi
In sintesi, NVIDIA resta il punto di riferimento assoluto per il settore tecnologico e il principale catalizzatore del sentiment globale sull’AI. La struttura tecnica di lungo periodo rimane costruttiva, ma il quadro di breve è dominato da livelli cruciali, volatilità elevata e segnali contrastanti dagli indicatori di momentum. La direzione del prossimo movimento dipenderà dalla capacità dell’azienda di confermare la traiettoria di crescita dell’intelligenza artificiale, di mostrare solidità nel segmento Data Center e di fornire indicazioni rassicuranti sugli impatti delle restrizioni commerciali e sulla domanda globale di capacità computazionale.
La trimestrale di domani rappresenta molto più di un semplice aggiornamento contabile: è un evento sistemico, in grado di orientare il sentiment sull’intero comparto dei semiconduttori, condizionare l’andamento del Nasdaq e ridefinire le aspettative sul ciclo espansivo legato all’AI. A seconda dell’esito, il mercato deciderà se mantenere viva la narrativa di crescita esplosiva o avviare una fase di consolidamento più profondo prima di un nuovo potenziale riposizionamento.
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Il materiale fornito in questo contesto non è stato redatto secondo i requisiti legali destinati a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e, pertanto, è considerato una comunicazione di marketing. Non è soggetto a divieti di negoziazione prima della divulgazione della ricerca d’investimento, ma non cercheremo di trarne vantaggio prima di fornirlo ai nostri clienti.
Pepperstone non garantisce che le informazioni qui fornite siano accurate, aggiornate o complete e pertanto non dovrebbero essere considerate come tali. Queste informazioni, provenienti da terzi o meno, non devono essere interpretate come una raccomandazione, un’offerta di acquisto o vendita, o una sollecitazione all’acquisto o vendita di alcun titolo, prodotto finanziario o strumento, né come invito a partecipare a una specifica strategia di trading. Non tengono conto della situazione finanziaria o degli obiettivi d’investimento dei lettori. Consigliamo a chiunque legga questo contenuto di cercare una consulenza personale. La riproduzione o la ridistribuzione di queste informazioni non è consentita senza l’approvazione di Pepperstone.
La settimana finanziaria ruota interamente attorno a NVIDIA, ormai vicina a una capitalizzazione di 4,65 trilioni di dollari. Il contesto macro dei prossimi giorni avrà un impatto diretto sulle aspettative legate ai risultati del colosso dei semiconduttori, attesi per mercoledì 19 novembre 2025. Oltre agli utili, il mercato dovrà interpretare i verbali del FOMC, i dati sulle scorte di petrolio e una serie di indicatori chiave—occupazione e PMI su tutti—che, se positivi, potrebbero rafforzare la fiducia degli investitori e sostenere le valutazioni del comparto tecnologico.
Al contrario, un’inflazione più tenace o segnali di rallentamento dell’economia aumenterebbero la cautela, rendendo il titolo ancora più sensibile ai margini e alle future guidance. In parallelo, le restrizioni commerciali verso la Cina restano un elemento critico, con potenziali ripercussioni sulla redditività e sulla visibilità dei prossimi trimestri.
Le aspettative su NVIDIA sono tra le più alte mai viste. Gli analisti prevedono ricavi intorno ai 55 miliardi di dollari, in crescita annua superiore al 55%, e un utile per azione oltre 1,26 dollari.
L’attenzione è puntata soprattutto sul segmento Data Center e sulle applicazioni AI, vero motore dell’espansione della società. La nuova architettura Blackwell rappresenta un passaggio strategico, considerato fondamentale per confermare la sostenibilità del ciclo di crescita e consolidare la leadership tecnologica.
Sul fronte macroeconomico statunitense, i dati su inflazione, occupazione e PMI—pubblicati dopo il recente shutdown—continuano ad alimentare volatilità e incertezza. In questo contesto, il settore tecnologico e, in particolare, i semiconduttori si muovono in una fase di consolidamento, con il Nasdaq direttamente influenzato dalle performance di NVIDIA, che resta il principale barometro del sentiment globale sull’intelligenza artificiale.
NVIDIA “tecnologia sotto la lente”
Dal punto di vista tecnico, NVIDIA (NVDA) si muove attualmente nell’area 186–190 dollari, una zona che riflette un equilibrio instabile tra consolidamento e tentativi di ripresa. Il titolo si avvicina a livelli tecnici che potrebbero rappresentare un vero spartiacque direzionale. Le resistenze di riferimento restano a 200, 207 e 212 dollari, mentre sul fronte opposto i supporti più significativi si collocano a 179 e 177 dollari, livelli che finora hanno offerto una buona capacità di assorbire pressione ribassista.
La struttura dei prezzi evidenzia una compressione graduale, segnale tipico delle fasi che precedono un’espansione direzionale. Un eventuale superamento della soglia psicologica dei 200 dollari aprirebbe spazio verso i massimi relativi successivi (207 e successivamente 212–215 dollari). Al contrario, una violazione decisa dell’area 179–177 dollari aumenterebbe la probabilità di un ritorno verso la fascia 160–165 dollari, più solida in ottica di medio periodo.
Gli indicatori di momentum offrono un quadro articolato. L’RSI si mantiene in zona neutrale, evidenziando l’assenza di eccessi nella struttura di breve. Lo stocastico RSI, invece, si avvicina all’area di ipervenduto, lasciando spazio a potenziali rimbalzi tecnici nel caso di pressioni ribassiste. Il prezzo resta al di sopra della media mobile a 20 giorni, un segnale coerente con un'impostazione positiva nel brevissimo, mentre il MACD, ancora in territorio negativo, suggerisce prudenza e non esclude possibili fasi correttive. La volatilità, sui massimi degli ultimi tre mesi, testimonia l’attesa del mercato per gli earnings e conferma l’elevata sensibilità del titolo alle indicazioni su margini e guidance.
Focus su NVIDIA, Scenario e prospettive
Gli scenari per il post-trimestrale, attesa per il 19 novembre 2025, appaiono ben definiti, soprattutto alla luce dell’elevata aspettativa del mercato e della forte sensibilità del titolo ai temi macro e alle prospettive dell’AI. NVIDIA arriva alla pubblicazione dei risultati in una fase tecnica complessa, caratterizzata da volatilità elevata e da una struttura dei prezzi vicina a livelli chiave. Questo rende il movimento post-earnings potenzialmente ampio e direzionale.
Scenario positivo: breakout e accelerazione.
Nel caso in cui la società dovesse riportare risultati superiori alle attese, accompagnati da una guidance robusta su Data Center, AI e adozione dell’architettura Blackwell, il titolo potrebbe innescare un breakout sopra la resistenza a 200 dollari. Un movimento deciso aprirebbe la strada verso i primi target tecnici a 207 e successivamente 212–215 dollari, area che coincide con un cluster di massimi relativi e proiezioni di estensione di Fibonacci. Un superamento sostenuto di questa zona rilancerebbe la narrativa di un nuovo ciclo rialzista, in linea con la storica capacità di NVIDIA di sorprendere le attese nelle fasi di forte domanda di calcolo.
Scenario neutrale: consolidamento costruttivo.
Se i risultati dovessero presentarsi in linea con le attese, il titolo potrebbe proseguire nella fascia di consolidamento 190–200 dollari, una zona tecnica che negli ultimi mesi ha funzionato da campo di battaglia tra compratori e venditori. Questo scenario non sarebbe necessariamente negativo: consolidare dopo una lunga fase di rally permetterebbe al mercato di assorbire volatilità, ricalibrare le valutazioni e attendere nuovi driver (macro, regolatori o legati all’AI). Un consolidamento stabile suggerirebbe che gli investitori restano fiduciosi sulla traiettoria a medio termine, pur senza innescare movimenti impulsivi.
Scenario negativo: pressione ribassista e ritorno ai livelli di medio periodo
In caso di utili deludenti o guidance inferiore alle aspettative — soprattutto se legata a rallentamenti nel segmento Data Center, a vincoli regolatori verso la Cina o a ritardi nelle consegne della piattaforma Blackwell — il titolo potrebbe attirare vendite più consistenti. In questo caso, il mercato tornerebbe a testare i supporti critici in area 179–177 dollari. Una rottura netta di tale fascia aumenterebbe la probabilità di una correzione più profonda verso 160–165 dollari, livello tecnico di medio periodo che ha già dimostrato in passato capacità di attrarre nuova domanda. Questo scenario non altererebbe la narrativa di lungo termine di NVIDIA, ma segnerebbe la necessità per il mercato di ribilanciare aspettative e multipli dopo mesi di euforia sull’AI.
Gli scenari post-trimestrale, (IN SINTESI):
• Scenario positivo: risultati superiori alle attese e indicazioni future solide potrebbero favorire la rottura della resistenza a 200 dollari, con estensioni potenziali verso 207 e 212–215 dollari.
• Scenario neutrale: dati in linea con le aspettative potrebbero mantenere il titolo in una fascia di consolidamento 190–200 dollari, coerente con l’attuale struttura tecnica.
• Scenario negativo: utili o guidance inferiori alle attese potrebbero spingere i prezzi verso un nuovo test dei supporti 179–177 dollari, con rischio di estensione verso 160–165 dollari, segnalando un consolidamento più profondo.
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In sintesi, NVIDIA resta il punto di riferimento assoluto per il settore tecnologico e il principale catalizzatore del sentiment globale sull’AI. La struttura tecnica di lungo periodo rimane costruttiva, ma il quadro di breve è dominato da livelli cruciali, volatilità elevata e segnali contrastanti dagli indicatori di momentum. La direzione del prossimo movimento dipenderà dalla capacità dell’azienda di confermare la traiettoria di crescita dell’intelligenza artificiale, di mostrare solidità nel segmento Data Center e di fornire indicazioni rassicuranti sugli impatti delle restrizioni commerciali e sulla domanda globale di capacità computazionale.
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