Borse in caduta libera in tutto il Mondo: risk-off violento su tutte le asset class.
Trump-onomics bocciata dai mkt, paura e scompiglio nel commercio mondiale.
Intanto, la “negoziazione paese per paese” è già partita.
Prezzi materie prime cancellano guadagni YtoD, si salva solo l’oro.
Venerdì 4 aprile 2025: un giorno da ricordare… ma per i motivi sbagliati! Le borse mondiali hanno vissuto un vero e proprio crollo verticale, con numeri da capogiro che sembrano usciti da un film catastrofico.
Giovedì, Wall Street aveva già bruciato 2.500 miliardi di dollari, dopo che Trump aveva annunciato i dazi sulle merci importate negli Usa. Ma in Europa la situazione non è stata da meno: le borse hanno perso ben 819 miliardi di euro tra gioveì e venerdì, portando a un totale di oltre 1.241 miliardi persi in soli due giorni, con Milano scivolata oltre -7% venerdì scorso.
Tragici crolli anche sulle altre Borse europoee: Francoforte -5,09%, Londra -4,94%, Parigi -4,26%, Amsterdam -4,12%, e Madrid -6,12%.
La Cina, ovviamente, risponde al fuoco, annunciando ricorso al WTO (World Trade Organization) e alzando le tariffe (i dazi) per "pareggiare" quelle degli Stati Uniti.
Nel frattempo, il Premier Italiano Meloni invita l'UE a sospendere le norme sul Green Deal, specialmente quelle relative all'automotive, per limitare i danni economici.
E Wall Street? Anche qui un tonfo clamoroso venerdì 4: Dow Jones -5,50%, Nasdaq -5,82% e S&P500 -5,97%.
In soli due giorni, i mercati azionari Usa hanno perso 5,4 trilioni di dollari di capitalizzazione di mercato, e lo S&P500 è arrivato al livello più basso in 11 mesi.
È stata la peggior settimana per Wall Street dal marzo 2020, quando soffrimmo dell’emergenza Covid-19.
Le previsioni di recessione Usa e globale volano alte, con JPMorgan che ora vede una probabilità del 60% di una recessione mondiale entro fine anno, in aumento rispetto al 40% di una settimana prima.
Gli economisti hanno cambiato direzione come barche in mezzo alla tempesta. Goldman Sachs, ad esempio, ha aumentato la probabilità di recessione Usa nel 2025 al 45%, mentre la piattaforma di scommesse Polymarket prevede una probabilità del 64% di una recessione negli Stati Uniti nel 2025.
Chi cerca ottimismo deve scendere fino al cerchio magico di Trump, dove il Segretario al Tesoro Scott Bessent cerca di minimizzare il caos, dichiarando che i dazi sono necessari e non porteranno a una recessione.
Nel frattempo, Donald Trump, sempre ottimista, ha affermato che il suo obiettivo è rendere gli Stati Uniti "più ricchi che mai" e ha esortato gli investitori a entrare nel mercato.
La piccola notizia positiva sul fronte economico è che l'economia americana ha creato 228.000 posti di lavoro a marzo, contro 140.000 attesi, e il tasso di disoccupazione è sceso al 4,2% dal 4,3%.
Sul fronte europeo, Giorgia Meloni cerca di mantenere la calma, osservando che l’export italiano verso gli Stati Uniti rappresenta solo il 10% del totale, e ha sottolineato che il panico tra i consumatori potrebbe fare più danni degli stessi dazi.
Paolo Gentiloni, Commissario europeo per gli affari economici e monetari, ha avvertito che gli interessi nazionali devono prevalere, anche se ci sono anche dei "bivi" ideologici da affrontare con il governo italiano, che ha una vicinanza con Trump.
Per Trump, sicuramente, c’è la bocciatura dei mercati finanziari: dal 17 gennaio, giorno dell'Inauguration Day, Wall Street ha bruciato quasi Us$ 10.000 miliardi, con 5.000 miliardi sole nelle ultime 2 sedute di Wall Street.
La Fed, col Presidente Jerome Powell, ha dichiarato che l’incertezza è alta, e la probabilità di un impatto economico significativo, tra cui inflazione e crescita più lenta, è ormai evidente. Consoliamoci col fatto che in Europa le aspettative per un taglio dei tassi da parte dell’ECB siano ormai al 100%, con i futures che lo scontano quasi con certezza già a giugno.
Nel frattempo, il prezzo del petrolio scende veloce, col WTI (greggio benchmark Usa) crollato -8,1%, a 61,5 dollari/barile. Più in generale, il mercato delle materie prime è stato travolto, con il Bloomberg Commodity Index che ha registrato la peggior settimana dal luglio scorso, con il petrolio che ha perso l'11% in cinque sedute.
Anche l'oro s’è indebolito, con un calo di -2,5% venerdì, la peggior seduta dell’anno, pur rimanendo comunque sopra 3.000 dollari/oncia.
Bitcoin ha retto relativamente bene, perdendo solo -2,5% e mostrando segnali di resistenza agli shock economici globali e di dissociazione dai mercati tradizionali.
Infine, stamani, come già venerdì, il crollo delle borse asiatiche non si è fatto attendere: l'indice Hang Seng di Hong Kong ha perso -10%, il Nikkei giapponese -6,8%, mentre il Sensex indiano ha ceduto -3,6%, mentre la Cina annuncia nuove tariffe sugli Stati Uniti e potrebbe svalutare lo yuan in risposta ai dazi.
Trump, intanto, ha minimizzato la situazione considerandola solo un "effetto collaterale" della sua strategia economica, e paragonando i suoi dazi a una "cura" necessaria per l'economia: certamente questo inizio di aprile 2025 sarà ricordato come il giorno in cui la guerra commerciale mondiale ha dato il via a un terremoto finanziario globale.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Trump-onomics bocciata dai mkt, paura e scompiglio nel commercio mondiale.
Intanto, la “negoziazione paese per paese” è già partita.
Prezzi materie prime cancellano guadagni YtoD, si salva solo l’oro.
Venerdì 4 aprile 2025: un giorno da ricordare… ma per i motivi sbagliati! Le borse mondiali hanno vissuto un vero e proprio crollo verticale, con numeri da capogiro che sembrano usciti da un film catastrofico.
Giovedì, Wall Street aveva già bruciato 2.500 miliardi di dollari, dopo che Trump aveva annunciato i dazi sulle merci importate negli Usa. Ma in Europa la situazione non è stata da meno: le borse hanno perso ben 819 miliardi di euro tra gioveì e venerdì, portando a un totale di oltre 1.241 miliardi persi in soli due giorni, con Milano scivolata oltre -7% venerdì scorso.
Tragici crolli anche sulle altre Borse europoee: Francoforte -5,09%, Londra -4,94%, Parigi -4,26%, Amsterdam -4,12%, e Madrid -6,12%.
La Cina, ovviamente, risponde al fuoco, annunciando ricorso al WTO (World Trade Organization) e alzando le tariffe (i dazi) per "pareggiare" quelle degli Stati Uniti.
Nel frattempo, il Premier Italiano Meloni invita l'UE a sospendere le norme sul Green Deal, specialmente quelle relative all'automotive, per limitare i danni economici.
E Wall Street? Anche qui un tonfo clamoroso venerdì 4: Dow Jones -5,50%, Nasdaq -5,82% e S&P500 -5,97%.
In soli due giorni, i mercati azionari Usa hanno perso 5,4 trilioni di dollari di capitalizzazione di mercato, e lo S&P500 è arrivato al livello più basso in 11 mesi.
È stata la peggior settimana per Wall Street dal marzo 2020, quando soffrimmo dell’emergenza Covid-19.
Le previsioni di recessione Usa e globale volano alte, con JPMorgan che ora vede una probabilità del 60% di una recessione mondiale entro fine anno, in aumento rispetto al 40% di una settimana prima.
Gli economisti hanno cambiato direzione come barche in mezzo alla tempesta. Goldman Sachs, ad esempio, ha aumentato la probabilità di recessione Usa nel 2025 al 45%, mentre la piattaforma di scommesse Polymarket prevede una probabilità del 64% di una recessione negli Stati Uniti nel 2025.
Chi cerca ottimismo deve scendere fino al cerchio magico di Trump, dove il Segretario al Tesoro Scott Bessent cerca di minimizzare il caos, dichiarando che i dazi sono necessari e non porteranno a una recessione.
Nel frattempo, Donald Trump, sempre ottimista, ha affermato che il suo obiettivo è rendere gli Stati Uniti "più ricchi che mai" e ha esortato gli investitori a entrare nel mercato.
La piccola notizia positiva sul fronte economico è che l'economia americana ha creato 228.000 posti di lavoro a marzo, contro 140.000 attesi, e il tasso di disoccupazione è sceso al 4,2% dal 4,3%.
Sul fronte europeo, Giorgia Meloni cerca di mantenere la calma, osservando che l’export italiano verso gli Stati Uniti rappresenta solo il 10% del totale, e ha sottolineato che il panico tra i consumatori potrebbe fare più danni degli stessi dazi.
Paolo Gentiloni, Commissario europeo per gli affari economici e monetari, ha avvertito che gli interessi nazionali devono prevalere, anche se ci sono anche dei "bivi" ideologici da affrontare con il governo italiano, che ha una vicinanza con Trump.
Per Trump, sicuramente, c’è la bocciatura dei mercati finanziari: dal 17 gennaio, giorno dell'Inauguration Day, Wall Street ha bruciato quasi Us$ 10.000 miliardi, con 5.000 miliardi sole nelle ultime 2 sedute di Wall Street.
La Fed, col Presidente Jerome Powell, ha dichiarato che l’incertezza è alta, e la probabilità di un impatto economico significativo, tra cui inflazione e crescita più lenta, è ormai evidente. Consoliamoci col fatto che in Europa le aspettative per un taglio dei tassi da parte dell’ECB siano ormai al 100%, con i futures che lo scontano quasi con certezza già a giugno.
Nel frattempo, il prezzo del petrolio scende veloce, col WTI (greggio benchmark Usa) crollato -8,1%, a 61,5 dollari/barile. Più in generale, il mercato delle materie prime è stato travolto, con il Bloomberg Commodity Index che ha registrato la peggior settimana dal luglio scorso, con il petrolio che ha perso l'11% in cinque sedute.
Anche l'oro s’è indebolito, con un calo di -2,5% venerdì, la peggior seduta dell’anno, pur rimanendo comunque sopra 3.000 dollari/oncia.
Bitcoin ha retto relativamente bene, perdendo solo -2,5% e mostrando segnali di resistenza agli shock economici globali e di dissociazione dai mercati tradizionali.
Infine, stamani, come già venerdì, il crollo delle borse asiatiche non si è fatto attendere: l'indice Hang Seng di Hong Kong ha perso -10%, il Nikkei giapponese -6,8%, mentre il Sensex indiano ha ceduto -3,6%, mentre la Cina annuncia nuove tariffe sugli Stati Uniti e potrebbe svalutare lo yuan in risposta ai dazi.
Trump, intanto, ha minimizzato la situazione considerandola solo un "effetto collaterale" della sua strategia economica, e paragonando i suoi dazi a una "cura" necessaria per l'economia: certamente questo inizio di aprile 2025 sarà ricordato come il giorno in cui la guerra commerciale mondiale ha dato il via a un terremoto finanziario globale.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Per ulteriori informazioni:
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