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Wall Street: gli utili delle big tech faranno ripartire le azioni?

Questa settimana si aprirà la stagione degli utili per i Magnifici Sette di Wall Street. Tesla inaugurerà la serie nella giornata di domani; mercoledì entreranno in azione Microsoft e Meta Platforms; giovedì sarà il turno di Alphabet. In seguito presenteranno i conti del primo trimestre 2024: Amazon il 30 aprile, Apple il 2 maggio e Nvidia il 22 maggio.

Il rilascio dei risultati arriva in un momento in cui il clima alla Borsa americana non è dei migliori. L'indice S&P500 ha chiuso la scorsa settimana in calo dello 0,88% nella seduta finale, registrando la sesta sessione consecutiva in rosso con un passivo totale del 4,46%. Ancora peggio ha fatto il Nasdaq, che venerdì scorso ha bruciato il 2,05% di capitalizzazione, cumulando una perdita in sei sedute del 7,06%. Gli indici si allontanano quindi dai record storici dello scorso mese perché gli investitori stanno scontando l'aspettativa che la Federal Reserve aspetti ancora un po' di tempo prima di tagliare i tassi di interesse.

Wall Street: le grandi banche divise sugli utili aziendali

La speranza del mercato è che gli utili aziendali - soprattutto delle big tech che hanno guidato fino a poco tempo fa il rally di Wall Street - possano rianimare le quotazioni. L'ultimo sondaggio realizzato da Bloomberg su 409 intervistati mostra che quasi due terzi si aspettano che le azioni possano ricevere una spinta dai guadagni in questa stagione delle trimestrali.

Su questo punto, gli strategist di alcune grandi banche americane non sono sulla stessa linea. A giudizio di Michael Wilson di Morgan Stanley, ci sarà un miglioramento nella crescita degli utili sia quest'anno che il prossimo, insieme al rafforzamento dell'economia americana. Tutto questo valida un'aspettativa ottimistica sulle azioni in Borsa. "Pensiamo che un cauto ottimismo sia ancora giustificato" ha detto. Tuttavia, l'esperto ritiene che nel breve periodo l'indice S&P500 potrebbe scendere ancora del 5% dai valori attuali se i rendimenti obbligazionari rimarranno ai livelli attuali, anche perché la maggior parte della crescita degli utili si manifesterà nel corso dell'anno.

Mislav Matejka, strategist di JPMorgan Chase, invece, è più pessimista in merito alle prospettive della Borsa americana. Secondo il suo punto di vista, tali prospettive saranno condizionate dall'inflazione elevata, dal dollaro forte e da un aumento delle tensioni geopolitiche che andranno a colpire gli utili aziendali. "Gli investitori si aspettano che gli utili per azione dell'S&P500 accelerino di quasi il 20% entro il quarto trimestre rispetto ai livelli previsti per il primo trimestre. A nostro avviso, questo tasso di crescita è troppo elevato", ha scritto Matejka in una nota. Lo strategist comunque rileva come il mercato non stia più scontando "un rischio significativo di recessione nel 2025".