Possibile un crollo del prezzo di Bitcoin oggi? Ecco cosa aspettarsi
Circolano diverse ipotesi che immaginano un crollo del prezzo di Bitcoin oggi o nei prossimi giorni.
In effetti negli ultimi giorni è sceso, probabilmente a causa di un’inversione di tendenza, ma si tratta ancora di movimenti quasi irrilevanti sul medio/breve periodo.
Un segnale negativo per il prezzo di Bitcoin
In particolare ieri dai grafici è emerso un chiaro segnale negativo per il prezzo di Bitcoin.
Durante il weekend, con le borse tradizionali chiuse, l’indice RSI giornaliero del prezzo di BTC era salito fin sopra i fatidici 70 punti, entrando in zona di ipercomprato, anche se per poco.
La risalita verso quota 70 era iniziata lunedì 14 ottobre, dopo che per due settimane era rimasto in zona neutra attorno ai 50 punti.
Già martedì 15 aveva superato i 65 punti, e mercoledì era arrivato anche sopra i 67.
Venerdì aveva superato i 69 punti e domenica ha superato anche i 70.
A quel punto, ovvero ieri, si è verificata un’inversione di tendenza, con un ritorno improvviso a 61 punti.
Il possibile crollo di oggi del prezzo di Bitcoin
Sebbene questo ritorno a 61 punti dell’indice RSI giornaliero del prezzo di Bitcoin sia stato tale da indurre a credere che l’eccesso dei giorni precedenti ormai sia già stato completamente esaurito, non va dimenticato che solo una decina abbondante di giorni fa era sotto i 45 punti.
Questo significa che in teoria il calo potrebbe proseguire.
Tuttavia non è detto che ad un calo dell’indice RSI giornaliero segua necessariamente anche un calo del prezzo.
Non bisogna dimenticarsi che contano sia la variazione della pressione di acquisto che la variazione della pressione di vendita, e stando ai dati dei BTC presenti sugli exchange la pressione di vendita in questi giorni dovrebbe essere in calo.
Pertanto è possibile che il prezzo di BTC non scenda in modo significativo dal livello attuale nemmeno se l’indice RSI dovesse scendere ancora, a patto però che quest’ultimo non crolli.
Ciò fa ritenere possibile, ma non probabile, un crollo oggi.
Il discorso cambia però se al posto che ragionare su un vero e proprio crollo si ragiona su un possibile ulteriore calo.
Il calo del prezzo di Bitcoin
Come punto di partenza per esaminare i rischi di ulteriori cali conviene prendere i 58.800$ toccati per un breve momento il 10 ottobre.
Da allora, in soli 11 giorni, il prezzo di Bitcoin è salito sopra quota 69.000$, con una risalita che molto analisti ritengono eccessivamente veloce.
In questo momento probabilmente tra gli speculatori c’è una sorta di gara per entrare per primi in anticipo rispetto al potenziale aumento legato alle elezioni presidenziali negli USA, soprattutto in caso di vittoria di Donald Trump.
In genere in passato il momento in cui è iniziato il rally legato alle elezioni è stato attorno al 20 ottobre, o poco prima, mentre quest’anno sembrerebbe essere iniziato poco dopo il 10.
Potrebbe insomma esserci stato un piccolo eccesso di anticipo, evidenziato dalla rapida risalita da meno di 59.000$ a più di 69.000$.
Osservando i giorni scorsi, il livello più stabile sembrerebbero essere i 67.000$, ed infatti ieri il prezzo è sceso sotto questo livello ma poi velocemente si è riportato sopra.
Questo fa presumere che, in caso di assenza di imprevisti, BTC potrebbe rimanere sugli attuali livelli senza scendere ulteriormente, in attesa delle elezioni USA. In altre parole la correzione di ieri potrebbe già anche essere terminata.
Vi sono però anche diversi analisti che immaginano possibile un ulteriore calo anche sotto i 65.000$, ma si tratta sempre di movimenti poco rilevanti sul medio/breve periodo.
L’altra soglia di attenzione dovrebbero essere i 63.000$.
Bull run dietro l’angolo dopo il crollo del prezzo di Bitcoin di oggi?
Affinchè invece possa iniziare una vera e propria nuova bull run, come accaduto già con le elezioni presidenziali USA del 2012, del 2016 e del 2020, occorre che il prezzo di Bitcoin si riporti in pianta stabile significativamente sopra i 69.000$.
Ieri ci ha provato, ma quel tentativo è fallito, oltretutto molto rapidamente.
Questo significa che non è ancora tempo per l’inizio di una bullrun, forse proprio a causa del piccolo eccesso di anticipo di cui sopra.
In particolare da questo punto di vista la soglia di attenzione sono i 72.000$, ovvero il livello che ha costituito per mesi il tetto oltre il quale non c’è stato verso di andare.
Un eventuale abbattimento forte, netto e significativo di questa resistenza potrebbe cambiare completamente lo scenario.
Non va però dimenticato che tutto ciò non è nemmeno lontanamente sufficiente per prevedere con certezza che ci sarà una nuova bull run.
Il Dollar Index
In particolare ieri il vero problema per il prezzo di Bitcoin è stato il Dollar Index.
A fine settembre questo indice veleggiava attorno a quota 100, mentre tra ieri ed oggi è salito anche sopra i 104 punti.
Può sembrare una piccola salita, ma per un indice come questo 4 punti presi in tre settimane in realtà sono molti. Basti pensare che il massimo del 2024 è stato attorno ai 106 punti.
L’ipotesi che circola è che prima delle elezioni potrebbe salire anche a 104,5 punti, per poi però iniziare a scendere. Potrebbe essere proprio la discesa del Dollar Index dopo le elezioni USA a creare le condizioni per una nuova bull run di Bitcoin.
Quindi da un lato ci sono gli speculatori che fanno a gara per cercare di anticipare la bullrun ma senza entrare troppo presto, mentre dall’altro c’è il Dollar Index che potrebbe continuare a salire ancora per qualche giorno.
In una tale situazione è davvero difficile fare previsioni a breve termine, mentre è più facile prevedere che il Dollar Index possa iniziare a scendere dopo le elezioni.