L'amministratore delegato di Airbus è più ottimista sulle forniture di motori CFM

L'amministratore delegato di Airbus AIR Guillaume Faury ha espresso martedì una crescente fiducia sulle forniture di motori che hanno ostacolato le consegne dei jet, dicendo a Reuters che CFM International dovrebbe essere in grado di fornire un numero sufficiente di unità, ma che sarebbe "molto stretto".

La carenza di forniture da parte del più grande produttore di motori al mondo per unità vendute, di proprietà di GE Aerospace GE e Safran SAF, è stata in parte imputata alla lentezza delle consegne di Airbus e ha contribuito a far tagliare gli obiettivi annuali di (link) a luglio.

Airbus deve consegnare circa 200 jet negli ultimi due mesi per raggiungere l'obiettivo di circa 770 jet nel 2024, un compito che secondo alcuni analisti sembra sempre più irraggiungibile.

Alla domanda se ritenesse che la CFM sarebbe stata in grado di fornire ad Airbus un numero sufficiente di motori per sostenere gli obiettivi di fine anno del costruttore, Faury ha risposto: "Nel breve termine è molto stretto... Lo saprò con certezza solo alla fine di novembre".

Ha poi aggiunto: "Dovrebbe essere tutto a posto, ma non lo so ancora. Si tratterà di pochi motori, non di decine di motori, se ci saranno"

CFM non ha rilasciato alcun commento immediato.

I commenti del capo del più grande costruttore di aerei del mondo - anche se attentamente calibrati - indicano un tono più rilassato sulle forniture di motori dall'estate e fanno seguito alle trattative dietro le quinte sulle assegnazioni, secondo le fonti del settore.

Fondata 50 anni fa, CFM è uno dei due fornitori della famiglia di narrowbody A320neo, il jet più venduto di Airbus, in concorrenza con l'unità RTX Pratt & Whitney RTX. È anche l'unico fornitore di motori per il Boeing BA 737 MAX.

Come altri produttori di motori, CFM ha dovuto destreggiarsi tra le richieste concorrenti di motori per la produzione di nuovi jet e le officine di riparazione globali che mantengono in servizio gli aerei esistenti, affrontando anche i problemi di un fornitore chiave.

La lotta è sfociata in tensioni visibili tra Airbus e il principale fornitore di motori del settore durante l'estate, quando Airbus ha abbassato il suo obiettivo di consegna per il 2024 a "circa" 770 jet da 800, citando i problemi di fornitura di CFM e di altri produttori di parti.

A luglio, Faury ha detto di essere stato "accecato (link)" da CFM.

NOTA CONCILIANTE

Martedì scorso, parlando con Reuters a margine di un evento industriale a Bruxelles, Faury ha però espresso una nota conciliante, affermando che le cose non sono state rese più facili dai recenti danni provocati dagli uragani negli Stati Uniti, che si sono aggiunti alle sfide industriali.

" (CFM) ci stanno servendo ragionevolmente bene, date le circostanze", ha detto.

In questo periodo dell'anno, commenti di questo tipo vengono esaminati per valutare il livello di fiducia che i costruttori di aerei hanno nei loro obiettivi. Gli analisti avvertono che le catene di fornitura rimangono imprevedibili e potrebbero riservare sorprese nella fornitura di altre parti.

Airbus ha consegnato 62 jet in ottobre, portando il totale dei primi 10 mesi dell'anno a 559 unità.

Alcuni analisti hanno avvertito che Airbus potrebbe essere costretta a tagliare nuovamente le sue previsioni verso la fine di novembre se la situazione non dovesse migliorare. Ci si aspetta che Airbus approfitti della flessibilità nella formulazione del suo obiettivo per giustificare consegne fino a 750 senza effettuare un nuovo downgrade formale.

Airbus, che sta producendo più di Boeing mentre il suo rivale statunitense sta lentamente uscendo da una crisi interna, punta sulle consegne di motori e di altre parti come sedili e carrelli d'atterraggio per ottenere un'altra impennata dell'ultimo minuto nelle consegne di quest'anno.

Ma gli analisti dicono che lo sta facendo con una catena di approvvigionamento indebolita dalla pandemia e da una serie di carenze di manodopera e di parti.