COSA E' SUCCESSO IERI...

Telah dikemas kini
“Sell in May and go away, stay in lockdown”
Sell in May, and go away! “I am sorry, you can’t”. You have to stay home.
E’ iniziato male, molto male questo mese di maggio. In solo due sedute i ribassi dei futures americani sono consistenti, e i futures europei questa mattina aprono in vistoso ribasso rispetto ai massimi registrati il 30 aprile.
Cosa e’ cambiato? Di fatto nulla.
Come al solito e’ una questione di focus.
Il focus del mercato e’ passato dall’allentamento delle misure di lockdown che avevano portato molti a prezzare una ripresa a V delle rispettive economie alla consapevolezza che la situazione e’ ben lontana da uno scenario di ripresa a V dato che al momento e’ difficile fare previsioni attendibili sui dati macro e micro. A questo si aggiungono le rinnovate frizioni tra USA e Cina. Quest’ultima viene accusata di nascondere le vere cause di propagazione del virus e di non consentire l’accesso di scienziati americani nei laboratori di Whuan.
Man mano che entriamo nel cuore della reporting season ci accorgiamo di quanto sia pesante e difficile la realta’ che devono affrontare molte aziende.
In sede di pubblicazione delle trimestrali, molte mostrano preoccupazioni senza riuscire a dare guidance per i prossimi trimestri. Altre, senza indugio, preferiscono avvertire gia’ gli investitori che non riusciranno a mantenere quanto hanno promesso solo pochi mesi fa.
Il mondo e’ cambiato, l’economia e’ in forte rallentamento e le aziende devono navigare in acque molto agitate.
Nella lista delle aziende che non sono riuscite a dare guidance per i prossimi tre mesi c’e’ anche Apple. E’ la prima volta che questo accade negli ultimi 10 anni.
La societa’ ha riportato ottimi risultati per il primo trimestre. I ricavi sono saliti a 58.3 miliardi di USD, registrando un incremento dell’1% rispetto al medesimo trimestre dell’anno precedente. Le vendite di cellulari si sono attestate a 28.96 miliardi di USD, in calo del 7% (ma sopra le stime degli analisti). Positivo il contributo della divisione servizi, in crescita del 17% rispetto all’anno prima mentre il segmento “wearables and accessories” ha totalizzato un fatturato di 6.28 miliardi di USD, in crescita del 23% rispetto all’anno precedente.
Caute e vaghe le parole del manager Tim Cook. Egli si attende un miglioramento delle vendite di Mac e Ipad ed un rallentamento nelle vendite di Iphones e Wearables. Questo e’ cio’ che al momento puo’ dire, nulla di piu’.
Se una societa’ leader come Apple, legata all’andamento delle economie di tutto il globo non riesce a dare visibilita’, risulta difficile poter fare previsioni attendibili anche sul resto. Ad Apple e’ legata un’intera catena di produzione, dai produttori di semiconduttori, ai produttori di batterie, schermi etc. Un intera “production chain” senza alcuna “visibility”.
Il mercato e’ “blind”, completamente cieco. Difficile fare previsioni attendibili. Lo si vede anche dallo spaccato delle stime di utile per lo S&P500 per fine anno. Esse non solo divergono sensibilmente da analista ad analista, ma alcune di esse devono ancora essere aggiornate e sono ferme al 2019.
Piuttosto che tirare numeri a caso, gli analisti lasciano la penna sul tavolo. E questo e’ un altro problema. In assenza di aggiornamenti, non riusciamo neppure a valutare quanto sia caro lo S&P500. Attualmente la media delle stime di utile per fine anno e’ a 145. Cio’ significa che lo S&P500 quota a 19.51X gli utili stimati per fine anno.
E’ attendibile tale multiplo? Non completamente. E’ probabile, tuttavia, che se dovesse subire ulteriori revisioni, esse saranno al rialzo. La media delle stime di utile, espressione delle stime di tutti gli analisti tendera’ a scendere nei prossimi mesi, dato che molti analisti hanno ancora le stime ferme al 2019 ed inevitabilmente dovranno abbassarle. Facilmente ( a parita’ di quotazioni) il multiplo di cui sopra superera’ i 20X. Numeri alla mano risulta quindi molto chiaro quanto sia sopravalutato il mercato USA in questo momento. Difficile poter giustificare tali multipli in un contesto caratterizzato dal piu’ forte rallentamento macro del dopo guerra.

Questa settimana servira’ per fare chiarezza. Devono riportare ancora molte societa’ in USA ed in Europa e verranno pubblicati i dati sulla disoccupazione in USA. Essa e’ attesa in rialzo al 16% dagli economisti di bloomberg. Forse vedendo tali numeri, gli operatori si renderanno conto che prima di scontare uno scenario di ripresa a V sia necessario vedere dei numeri diversi sugli schermi.
Nota
L’analisi ed i commenti che pubblico durante la giornata non costituiscono indicazioni di operatività daily. Si tratta di rumors provenienti dai miei contatti nelle trading room italiane e internazionali. E’ il pensiero degli operatori professionali, ed a volte può essere completamente diverso dall’operatività indicata nelle mie idee che sono invece frutto dell’analisi tecnica del mio metodo per quello specifico giorno. Questa analisi di preapertura e i commenti vanno invece intesi e interpretati come “sentiment” dell’operatore professionista in una ottica temporale più ampia.
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