Ci lasciamo alle spalle una settimana all’insegna del risk on e a beneficiarne non è solo il comparto equity ma anche il valutario che trova le valute oceaniche in pieno spolvero, grazie sia ad una fortissima stagionalità rialzista a loro favorevole che a quotazioni vantaggiose se si crede ad una ripartenza delle economie asiatiche.
Il dollaro neozelandese chiude la settimana sulle aree target in precedenza analizzate di 0.6080-0.61 figura e sembra ora necessitare di storni tecnici che possano offrire punti di ingresso nel trend rialzista principale più vantaggiosi di un break out dei massimi di periodo.
I primi supporti tecnici evidenti in h4 si collocano a 0.6040, area di confluenza con la mm21 periodi, livello che tuttavia potrebbe offrire poco supporto in mancanza di forti vendite di dollari Usa, mentre i livelli più robusti si collocano 0.60 figura 0.5980, area di confluenza statico dinamica con la mm100 periodi , e a 0.5975-0.5950 area di confluenza statico dinamica con la mm200 periodi e ultimo baluardo per il trend rialzista. La violazione degli ultimi supporti renderebbe nulla la struttura rialzista fin qui analizzata e si renderebbe necessario una rivalutazione della posizione.
La volatilità mensile è andata ben oltre i valori medi che rimangono fermi a 0.6050 per il 100% di volatilità media mentre troviamo a 0.61 figura le aree di doppia volatilità media mensile, il che richiamerebbe ad ovvia attenzione nel prendere decisioni rialziste senza prima aver visto adeguati storni tecnici.
Rimaniamo dunque improntati ad un outlook rialzista di medio lungo periodo , fermo restando la tenuta dei supporti fin qui descritti.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
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